Da La Verità del 23 settembre 2019 pag.12 di Ignazio Mangrano “ Inchiesta, le prendono dai genitori e alunni ma la scuola li lascia soli ,Poveri Prof.”

Da La Verità del 23 settembre 2019 pag.12
di Ignazio Mangrano “ Inchiesta, le prendono dai genitori e alunni ma la scuola li lascia soli ,Poveri Prof.”
Da “il mondo a passo d’uomo” rubrica “il mondo seduto “ la redazione.
Leggere ed essere informati e magari costruire come divulgazione per il relativismo dialettico , quale sano dinamismo culturale, un’informazione sostenibile, nel senso che sostiene il pensiero diversificato e alternativo, questo e’ “il mondo a passo d’uomo “ che leggendo vari quotidiani ha trovato l’articolo del 23 settembre 2019 pubblicato su La Verità a pag. 12, degno del sostegno dialettico della nostra redazione.
Leggendo all’incontrario l’articolo ,quindi partendo dalla fine per arrivare all’inizio, colpisce quanto il giornalista che ringrazio per avere donato ai lettori un articolo che INFORMA e NON DEFORMA la realta’quanto scrive “ i giovani considerano da sfigati lavorare tra i banchi di scuola per 1.500euro al mese .Il loro modello sono i guadagni facili da influencer”
Partiamo da questa “premessa” che incanala tutta una serie di riflessioni che non sono il testamento di un’aliena, ma di persona che con la scrittura vorrebbe dare una spinta per disarcionare “il pensiero banale” che sta diventando la nuova Bibbia del “ credo per essere oggetto.”
La scuola , “soggetto praticante e divulgante il sapere” tempio della conoscenza è ancora luogo dialettico dove far emergere la cultura come mezzo di progresso dell’umanita’ da condividere ?
Pare di no, e spero di sbagliarmi, visto che a leggere l’articolo che la nostra redazione vuole sostenere e quindi promuovere a divulgazione inversa, nel senso che di far parlare l’obbiettività e non il qualunquismo che molti giornali praticano affossando le notizie di interesse nazionale, si resta storditi dalle statistiche che Ignazio Mangrano ci offre nel suo articolo : “l’anno peggiore è stato il 2017/2018:s’ verificata quasi una rissa a settimana. Il picco di solito si registra a ridosso di scrutini e interrogazioni”
Quindi la scuola è forse diventata un ring per il pugilato da pesi piuma ,gli scolari, che vogliono annientare attraverso il loro pugno da social, altri pesi meno piuma a indice massa intellettuale ben piu’ pesante che sono la categoria degli insegnanti ?
Ebbene si , la scuola non lo sa ancora, ma è diventata oltre che un ring, anche un parcheggio dove far sostare i figli nelle ore buche che la famiglia è votata al lavoro fuori casa…
E i figli ? Muniti di smartphone dall’asilo di nido alle scuole medie superiori,ovviamente acquistato senza uno stipendio che non hanno ancora iniziato a guadagnare, nelle ore di lezione , fanno i corsi accelerati per diventare “influencer” mentre il professore di turno spiega “l’infinito di Leopardi “ o “ la logica aristotelica applicata ad un’equazione differenziale “ ,quest’ultimo tentando di distogliere l’attenzione dell’alunno dal concorrente insegnante Prof.Smartphone” senza successo…
Il passa successivo ? Rimprovero del Professore declassato a “sfigato “dallo scolaro rimproverato posto che l’influencer in erba ma ancora scolaro che non ha ancora iniziato a lavorare disprezza il “povero professore sfigato “ che guadagna dopo una vita di studi finalizzata all’insegnamento “solo” 1.500,00 euri… Una vera miseria per l’apprendista stregone influencer costretto a stare suo malgrado seduto sui banchi di scuola ad ascoltare la voce del professore sfigato che non colleziona “mi piace” e non ha followers al seguito ma che magari riceve spinte e pugni quando “osa “ discettare sullo scibile della logica Aristotelica che non ha bisogno dei “likes” per arrivare ai giorni nostri..
Ergo Aristotele non e’ un influencer sebbene abbia inventato le categorie logiche che anche i patentati alla guida dello smartphone utilizzano pur non sapendone la provenienza , e il professore “colpevole” di avere disturbato l’apprendista influencer a digitare durante l’orda di lezione il mondo del nulla che si materializza a suon di “mipiace”, diventa il rappresentante della scuola sconfitta per l’indulgenza che e’ diventata indecenza.
Una specie di educazione invertita dove ad dover essere educati sono i professori dagli allievi “influencer” saliti alla cattedra del mondo del successo senza fatica con l’emotivita’ mutata in egocentrismo e delirio inneggiante al “misticismo” del “mi piace”. Lo chiamiamo “nichilismo “ ? Bah ! Magari gli alunni del nuovo millennio non sanno nemmeno che cosa
sia e si rischia che il termine “nichilismo” sia equivocato con “patriottismo” o “sovranismo” quest’ultima
poi sta diventando una “parola proibita” mentre lei alla fine vuole solo dire che si e’ sovrani a casa
propria , nel proprio giardino e magari anche nel proprio asilo o scuola..
Scuola , luogo sacro del sapere che in movimento , un tempo contagiava di sana bellezza la curiosità di voler imparare , si e’ impantanata con nuove figure “istituzionalmente non richieste” che sono gli influencer , i gretini , e i genitori di questi figli che mai saranno rimproverati, perche’ si rischia di bloccargli la crescita del doversi mettersi in discussione, che pare sia ormai roba che nemmeno i dinosauri se fossero in vita vorrebbero maneggiare..
Maneggiare una discussione con i futuri adulti che pare vogliano tutto senza sapere che cosa sia il tutto è come elettrificare le parole quelle “cattive”che ti dicono chi sei e siccome te lo dicono per farti capire che magari hai ancora tempo per cambiare, loro , le parole cattive verranno anche sdoganate dai vocabolari della nostra “amatissima “ (non si sa fino a quando ) lingua…
In questa nuova “democrazia” dove non e’ necessario essere secchioni ,ma e’ necessario “arrivare” senza faticare, un ruolo non da comparse ma da attori co-protagonisti ce l’hanno i genitori..
Guai ai professori che osano rimproverare o sequestrare il cellulare dello scolaro pargolo !!
Sia mai che una violenza simile possano infierire sul fanciullino che dedito a chattare magari durante le lezioni non puo’ essere disturbato in tali facezie !!!
E che facciamo ,disturbiamo lo scolaro tecnologico che e’ nato con la possibilita’ di stare in video conferenza a scuola mentre con la testa è altrove ?
Sia mai , i genitori orgogliosi dei loro figli che tali sono solo quando arrivano a casa a lamentarsi del professore “bruto” e retrogrado che ha sgridato il figliolo nulla capisce dell’educazione tecnologica e che post ideologica ! In un epoca dove con un clic muovi il mondo con tutto il resto del bagaglio che segue ,mai potresti immaginarti di rimproverare il figlio del futuro che siccome pensa di poter “cliccare “anche sui voti mettendo “mi piace “ o non “mi piace “ al professore ,decide che saranno i genitori
educatori e punire il professore che “professa “ una disciplina e quindi il sapere a rimetterlo in riga …
Ergo, la scuola ha chiuso i battenti perche’ fuori norma, fuori secolo,fuori tempo al suo posto e’ arrivato il paese dei balocchi dove tuttora ci si balocca con una finta istruzione quella del “mi piace” che ha ormai piagato anche il luogo un tempo sacro e inviolabile del sapere mutata in merce a buon mercato sul Wikipendia di turno …e che sarà mai andare a scuola quando da casa posso decidere che cosa mi piace e non mi piace fare? E che saranno mai le regole vetuste delle interrogazioni e delle insufficienze, basta che
papò e mamma arrivino armati di schiaffoni da impartire come una “lezione “ al malcapitato insegnante che l’insufficienza diventera’ una denuncia ovviamente contro il professore che ha “osato “ professare la sua autorevolezza provocando allo studente impenitente turbe psichica e disturbo da attacco di panico e stress post traumatico.
Ignoriamo se esista gia’ nel DSM mondiale delle malattie psicosomatiche il disturbo post traumatico da stress per insufficienza scolastica, ma ipotizziamo che presto il manuale DSM si attrezzerà come la Treccani per inserire nel suo elenco la malattia della bocciatura scolastica con ripercussioni comportamentali per il povero professore che si ritroverà oltre che denunciato pure licenziato …
E al suo posto chi salirà in cattedra ? Un gigantesco “smartphone “ umanizzato che inserendo il sapere attraverso dei microchip in ciascuno degli studenti traumatizzati dal brutto voto risolvera’ in un men che non si dica la necessita’ di avere una scuola , risolvendo tutto con un APP.
Il paese dei balocchi ? Una App che ti dice anche quando devi smettere di studiare, perche’ studiare ormai è stato sorpassato da “influenzare” che pare non abbia bisogno di un sano companatico tipo merendina ancora da tassare farcito dell’abc che a miei tempi si chiamava sussidiario.
I tempi che erano miei non lo sono piu’, questi tempi passati di mano ci volevano tutti con il grembiule, il sussidiario che era un libro fact totum dove c’era tutto quello che oggi viene portato in circa 15 kg di
libri contenuti in zaini ( un tempo erano cartelle)prodotti nei paesi low cost e importati nei paesi high tech, e udite udite si entrava in classe tutti in fila a sedersi ai propri banchi pronti per alzarci e dire buon giorno maestra…
Io me lo ricordo e Voi ve lo ricordate il primo giorno di scuola dell’epoca jurassica che nemmeno i dinosauri rivitalizzati e sottoposti al botulino hanno tenuto a mente ..sempre sperando che anche i dinosauri quando minorenni andavano prima all’asilo , poi alla scuola elementare ora primaria e infine al liceo ?
Sono uno smartphone sono il DIO in terra non avrai altro maestro al di fuori di me !



Barbara Appiano

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