Cercasi lettori , soldati pionieri della lettura , purché non congedati per sopraggiunta miopia.

I libri , un mondo fantastico che non puo’ andare in soffitta, libri e fiere, libri da regalare.

A Roma alla fiera del libro e della piccola editoria al Palazzo Nuvola all’Eur tenutasi dal 4 all’8 dicembre u.s., tanti libri sono arrivati accompagnati dai loro editori, libri di ogni foggia , vestiti a festa o semplicemente scalzi, libri arrivati per parlare del loro mondo che sta andando in avarìa con il rischio che i libri diventino degli esuberi culturali, di cui pare nessuno pensi a salvarli come produttori di posti di lavoro…

Tanti stand ,tutti occupati da loro, dai libri che se potessero parlare ci direbbero che loro non hanno voglia di andare in pensione forzata …

Non si tratta di quota 100, ma di quota infinita… eh si …. perché il libro è come un numero “irrazionale “ che è sequenza infinita di possibilità di immaginare, ti cura dalla noia di quando non sai come far passare il tempo e ti piazzi davanti al televisore rimanendo ipnotizzato da una sequenza irrazionale di immagini che ti offuscano l’orizzonte del divano dove da seduto vedi il mondo modificarsi attraverso il telecomando…

Telecomandare non è teleimmaginare….L’immagine televisiva è costruita per condizionare, l’immagina del libro che resta sempre dentro le pagine da leggere e sfogliare non ti dice che cosa pensare, ma ti porta attraverso la prerogativa dell’immaginazione a pensare alle possibili e infinite ragioni per cui il libro esiste…

Eppure anche tra i libri esistono i primi della classe, quella dei libri , ovviamente e quelli che non sono primi non perche’ non ne hanno i requisiti, ma perche’ restano indietro… visto che non sono libri che hanno santi in paradiso o meglio non sono raccomandati dai Santi che troppo impegnati a guardare le nostre faccende, non hanno il tempo di leggerli e si giustificano che loro, non leggono per colpa nostra,perchè li teniamo in costante tensione tra il libro che più è premiato e quindi si pavoneggia con il proprio autore orgoglioso della targa e chi invece come Calimero che era tutto nero e nessuno lo guardava, resta in disparte pur convinto di essere un fuori classe della pagina da sfogliare…

Gli editori poi, fanno la loro parte con lusinghe e promesse che partoriscono libri su libri pare all’incirca 50.000 titoli all’anno che non si sa che fine fanno…

Vi è poi il narcisismo dello scrittore che si vede come portatore di parola ad interim e guardando gli altri colleghi ,squadrandoli per vederne i pregi che magari lui non ha, vive in costante contatto con il suo ego che lo convince che come scrive lui nemmeno Topolino ne sarebbe capace…

C’era una volta il libro che viaggiava nella cartella dello scolaro oppure se ne stava a fare la pennicchella sullo scaffale di una libreria, era un libro fortunato , non doveva fare a pugni con l’inflazione del genio a più non posso che fa sfornare anche i libri che ti insegnano come aprire una scatola di tonno o come si legge il bugiardino dell’aspirina… Ti dicono anche questi sono libri !!

E’ tutta cultura !!! E avanti ad insistere che tutti i libri hanno una ragione d’essere , e che la banalità alla fin fine non è poi così banale come vogliono farla apparire mentre la mediocrità è un invenzione di chi pur non avendo nulla da dire pensa che basti l’abuso della parola per raccontare il nulla….

Così i libri quelli spessi con tante cose da dire, visto che sono testimoni e occhi del mondo che non vuole tradire la bellezza se ne stanno seduti in panchina aspettando tempi migliori, nel frattempo si allenano a diventare i simboli del mondo, quello vero , che non vuole morire.

Le fiere dei libri sono un magma che pulsa di tante identità che camminano senza vedersi, sono la confusione che mette insieme il tutto , il rincorrere il capolavoro , il libro che segnerà il secolo per scoprire che in mezzo a tanti di questi libri nati per fecondazione artificiale del presunto genio che non sa di essere normale, c’è poi il rito del regalo a Natale, dove all’improvviso ci accorgiamo che esistono i libri e che magari se ne abbiamo ricevuto uno in dono e non ci piace lo possiamo riciclare…

Inizia così la seconda vita del libro riciclato che continua a girare come se fosse ancora alla fiera dei suoi consimili,mentre senza saperlo è diventato e non per sua volontà una merce da riciclare per non fare brutta figura con gli altri, perche’ Natale è l’orgia dei regali ,ma Gesù che non immaginava tutto questo bailame , oggi avrebbe problemi a scendere da casa sua, la croce per entrare con un pass da intellettuale rivoluzionario nell’antro del libro, la fiera che non e’ la pancia del pescecane di Pinocchio, ma un luogo , appunto dove il libro è sbandierato in quel momento come valore culturale per poi finita la festa, gabbato lo santo, ritornare nel mondo dei dimenticati, surclassati dagli smartphone come nel film il sorpasso, dove alla fine c’è sempre qualcuno che sorpassandoti non fa i conti con il proprio destino di sorpassato per troppa lentezza nell’immaginare che il libro alla fine è un giovane pensionato che non ha mai iniziato a lavorare..

Barbara Appiano

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