Sono ritornati i Mammut e con le loro zanne a prova di dentista apprendista ci dicono che per salvarci dobbiamo ridere , sorridere senza ingolfarci di buonismo, quello non lo vogliono nemmeno loro, i mammut che si sono sforzati per ritornare sulla terra “Tolo Tolo” meno male che c’è..

Editoriale n.1 del 6 gennaio 2020 de Il mondo a passo d’uomo

Iniziamo il nuovo anno sostenendo un articolo pubblicato ancora nell’anno appena terminato

Da Le nostre radici a pag. 17 del 23 dicembre 2019 del quotidiano La Verità di Francesco Borgonovo “ Macchè sardine ,l’Italia normale si trova nel film di Checco Zalone “

L’italia finalmente si scopre essere normale e non sardina…Tra l’altro le sardine sono un piatto succulento insieme alle aringhe per le balene megattere e le balenottere azzurre che ne mangiano all’incirca una tonnellata pro capite al giorno per 6 mesi per sostenere il tonnellaggio della loro stazza che arriva a 40-50 tonnellate di peso…Pensate che le balene si organizzano , una canta e le altre soffiano per spostare le masse di sardine e aringhe che prontamente finiscono nella loro bocca. E’ uno spettacolo degno di un balletto al Bolscioi, un sincronismo dove non esistono errori di sorta e dove il risultato è rimpinzarsi con una tonnellata giornaliera di queste sardine…

Ora visto che noi prima di tutto siamo italiani e poi decidiamo se vogliamo mutare in sardine non sfugge il messaggio del film “Tolo Tolo” che attraverso spaccati di realtà quotidiana divisa fra sbarchi e accoglienza vedono , noi il popolo italiano per collocazione geografica essendo circondati da coste , essere il primo “porto sicuro” dell’Europa…

Bene Checco Zalone ci fa ridere ma anche riflettere e dico che meno male che “Tolo Tolo “ c’è…

Basta pensare che non si possa anche ridere per riflettere attraverso l’esercizio dell’ironia e della satira che sono libertà d’espressione dei nostri guai …L’ironia mai è nemica, semmai è amica di un sano pensiero diversificato che non vede nella parte contrapposta per forza un nemico da giudicare.

Chi ha paura di questo film , chi dà etichette a tutti e a tutto non capisce che la democrazia e’ sana e non ghermita dalla meningite quando ognuno in un contesto culturale di crescita esprime attraverso un film , un libro, un articolo il proprio pensiero NON UNICO MA DIVERSIFICATO E ALTERNATIVO per dare modo di avere molte idee a portata di mano e di palato nel caso delle sardine e delle aringhe che vengono ingoiate dai cetacei che non praticano la dieta vegana.

Una sana democrazia è dare a tutti la possibilità di avere visioni alternative del mondo che ci circonda perche’ sarebbe una noia MORTALE pensarla tutti allo stesso modo, dire tutti le stesse cose, essere tutti genders (mi adeguo a questo neologismo da jungla antropologica iper pronunciato e tirato per la giacchetta da psicologi, psichiatri e opinionisti vari ) assediare i rigurgiti di libertà d’espressione tacciandoli di “fascismo” “comunismo” “nazifascimo” “buonismo” “perbenismo” e io aggiungo “genderismo” e tutti gli “ismi” vari che vogliono il loro momento di notorietà..

Coloro che ci governano sono proprio sul loro scranno grazie a questa democrazia colpita dal virus speriamo reversibile di appiattimento culturale che pare stia contagiando anche la ragione che ha perso la trebisonda…

In Italia la censura, il decalogo del politicamente corretto , la pubblicità occulta del bene comune , ha stancato fino all’eutanasia del pensiero unico che vuole unificare tutto, assemblare tutto, catalogare tutto, imponendosi come l’unica cura possibile al “nefasto e sinistro “senso della libertà..

E se noi ci annoiassimo a pensarla tutti nella stessa maniera, e se noi volessimo strada facendo provare noi stessi ad esercitare la ragione della critica (in tutte le democrazie che si rispettino e’ permesso parlare anche del contrario di quello che va di moda al momento ) partendo dal basso come deve essere in democrazia , forse coloro che stanno in alto dovrebbero abbassare la testa , la schiena dai loro scranni per vedere quanto e’ divertente , illuminante, sapiente e prezioso che ci sia Checco Zalone che ci dice quanto siamo “bravi” e non “buoni” ,quanto sappiamo essere originali, solidali, speciali pur restando italiani con pregi e difetti, ma soprattutto con la libertà d’espressione della nostra amatissima democrazia da custodire in una teca sorvegliata a vista giorno e notte perché non ci venga scippata, ci offre attraverso un film che se fa ridere, fa anche sorridere e pensare… Ecco “pensare”, una categoria mentale che non ci deve essere tolta , vuole dire che possiamo inventare il mondo delle sardine ma anche dei mammut , che se le sardine non ci piacciono perche’ sono merce prenotata dalle balene, possiamo cambiare menù e nel mentre esercitare l’arte dell’ironia, dell’estetica che non e’ contorno ma sostanza di una società che della differenza delle idee fa una sana condizione per allevare talenti. Nessun altro paese tranne il nostro avrebbe potuto partorire un film come “Tolo Tolo “ con Checco Zalone che già dal titolo e’ davvero magistrale per il messaggio, la sceneggiatura, il tema non ha senso unico, i dialoghi con una moderata malinconia che spaventa il pensiero unico che teme di essere licenziato dalla speranza che esistano alternative dal pensare tutti nello stesso modo le stesse cose …. E che fanno i giornaloni e gli intellettuali si indignano per partito preso e si offendono e di che cosa ? Che “Tolo Tolo “sia la mistificazione del male ?””Tolo Tolo “ è una benedizione e meno male che qualcuno ci ha pensato. Che facciamo ci indignamo per un film che ci rappresenta disastrati , incorreggibili ma con un grande cuore ?

Ma fa cosi male ridere e sorridere dei nostri difetti da italiani perfetti ?

Barbara Appiano tutti i diritti riservati Il mondo a passo d’uomo .