Informazione sostenibile dal quotidiano La Verita’ del 7 ottobre 2019 pag. 16

“ La medicina è magnifica se sa essere umile”

Grata alla giornalista Silvana De Mari , leggo il suo articolo illuminandomi di una luce che non e’ al neon ne viene alimentata dalle lampadine a consumo sostenibile.

La giornalista esordisce :”Costruite muri , la civiltà è nata all’interno di mura , la famiglia  custodita all’interno di mura e la cellula ha una parete intorno per poter vivere”

Mi trova d’accordo ! La cellula  e’ il mondo in divenire che pensa ancora prima che noi cominciamo a pensare perche’ è il mattone di un muro che per esistere ha bisogno di poter parlare !!

L’articolo scelto dalla redazione esordisce :”Fate il master da muratore.Nel tempo libero, di sabato mattina o la domenica pomeriggio, non andate al centro commerciale e meno che mai a  correre,che produce più anidride carbonica e Greta Thunbergci resta male . Fate il master da muratore. Cercate un muratore che vi insegni il mestiere un paio di ore a settimana e ,al massimo in n mese sarete capaci di tirare su n muro. “

Quindi, abbiamo ancora bisogno  di muratori che ci insegnino che i muri sono la casa delle cellule vive che di morire non ne hanno voglia ! E noi ? Noi ci affidiamo ai vari santoni iperspecializzati che con Ippocrate non sono mai nemmeno andati allo stadio, perche Ippocrate non si sarebbe mai sognato di mandarci a fare la revisione stile tagliando , spedendoci dal chirurgo “plasticaro” di turno per  fermare il tempo che non ha intenzione di fermarsi visto che non e’ sottoposto al controllo elettronico della velocita’ della luce e del pensiero…

Lasciando da parte i muratori che sono i costruttori dei muri , i quali senza i mattoni-cellule impalcature di mondi e  luoghi che per esistere hanno bisogno della casa e dei suoi relativi abitanti, noi umani ..- passiamo ai medici altrettanto importanti quanto i muratori..

Silvana De Mari scrive  ancora ”La medicina non è una scienza .La fisica +è una scienza :possiamo prevedere esattamente  in quanto tempo una certa dose di cloruro di sodio si scioglierà in un litro d’acqua. Perciò eliminiamo  subito questa affermazione , ovvero che la medicina sia una scienza perché falsa .il giorno peraltro improbabile, in cui conosceremo la struttura molecolare  e atomica di ogni singolo essere umano, saremo in grado di prevedere gli effetti di ogni farmaco e di ogni intervento allora la medicina potrebbe assomigliare alla scienza .Al momento si va avanti per tentativi e statistiche. Lo stesso antibiotico somministrato al soggetto A può determinare la guarigione da polmonite e nessun effetto collaterale,mentre al soggetto B  puo’ causare il miglioramento della polmonite ma effetti cllaterali gravi come diarrea e infine al soggetto C una crisi allergica perché né itre soggetti, né le tre polmoniti erano uguali.

Il relativismo del pensiero è anche sintomatologia dell’esistente,infatti la medicina se non e’ una scienza non puo’ essere come spesso si dice “una scienza esatta” visto che agisce per tentativi.

I tentativi sono dei sussulti di onnipotenza dove la medicina vorrebbe ergersi a egemonia filosofica del pensiero “penso perche’ mi sento malato, e penso perche’ siccome sono malato , assumo gli antibiotici che sono la panacea risolutiva dei miei mali ..” Magari fosse cosi’, ma cosi’ non e’.

La medicina e’ un percorso dove grazie ai malati che si “ prestano” a farsi curare, diventa sperimentazione che non è scienza, ma “donazione del malato a donare la sua persona “ alla filosofia della scienza che se e’ pensiero non e’ prova e calcolo di precisione e infallibilità ,ma costante speculazione indiretta dell’effetto e possibile cura  che l’antibiotico di turno assume come totem di elisir di vita che perdura attraverso la paura di ammalarsi ..

Il muratore e il medico, l’uno costruisce il muro che è spazio  chiuso di pensiero da esplorare attraverso il muro che diventa casa con altrettante porte dove fare uscire il pensiero alla mattina per farlo ritornare a casa alla sera ,mentre il medico agisce per stimolo empatico di salvare la vita altrui attraverso l’intuizione che diventa per necessità ragionato tentativo di curare,ma che  non puo’ essere “ scienza di precisione” ,perchè non essendo scienza , non puo’ essere il numero esatto della matematica della guarigione..

Esiste poi la diagnosi dove la medicina tenta di interpretare la malattia con un parametro fisso che e’ il nome della patologia che diventa prima parola e poi nemico da combattere attraverso le terapie  che il medico pensatore prescrive con la visione di salvare il mondo attraverso la sua intuizione come certezza di vita da conservare cosi’ facendo la “medicina pensiero che non e’ medicina di precisione “assume il compito di diventare “dialettica della medicina-pensiero-speculare” che sente il malato come destinatario dell’intuizione diventata diagnosi.

I medici nella storia dell’umanita’ hanno avuto ruoli blasfemi che inneggiando alla razza “superiore” . Si sostituirono alla natura senza averne il carma e il segreto della vita, quale organicità di pensiero, poi ci fu il tempo in cui il medico divenne “di famiglia”, ospedaliero, specializzato,(oin mezzo non esisteva ancora il servizio sanitario nazionale in grado di dispensare “intuizione di malattia e guarigione per tutti”, ma in tutto questo ci si dimenticò di dire che solo l’intuizione e’ propedeutica del pensiero onesto della medicina che se è umile ,è consapevole della propria provvisoria consistenza di esperienza intuitiva che non e’ matematica e cioè precisione della guarigione.

Dire , oggi “medicina di precisione “ pensata per colpire determinate malattie che sono delle “seconde persone dimoranti nel nostro corpo in carne e ossa”, significa inneggiare alla razionalizzazione di un credo che non ha ragione di farsi spiegare.Infatti alcune malattia come il cancro sono “esseri pensanti” che pensano dentro il nostro corpo e per farlo ci demoliscono le nostre certezze, cosi’ facendo ci inducono a belligerare con la biologia che di per sé non è interessata a fare le guerre sante con le metastasi della nostra ignoranza..

La biologia e’ scienza senza avere chiesto di esistere, essendo invenzione della professione medica, e siccome non ha chiesto di essere attrice di prima grandezza della nostra innata curiosità che ci trasforma in medici e santoni , lascia che le malattie – che sono certezza e definizione di vita e fine vita- facciano la loro parte nel tenere occupati i medici , i ricercatori , gli psicologi, a scrivere la sua biografia, la biografia della biologia che  resta il tarlo di noi umani , che vogliamo forzatamente dare un nome a tutto, classificare tutto per volontà di dominio , la nostra , che e’ prevaricazione dell’intuizione..

La speculazione di dovere spiegare tutto diventa poi maniacale quando leggiamo sui vari siti il fai da te dell’intuizione di farci da soli una diagnosi e quindi di poterci curare diventando medici noi stessi..

Assurdità vuole poi, che gli stessi medici che agiscono per “intuizione “  ,diventano anche precettori della vita altrui decidendo quando e come e perche’ il fine vita sia necessario per sospendere la sofferenza della vita ,che e’ parte integrante di essa.

L’arroganza e la supponenza del mondo medico procede  per tentativi per formulare diagnosi ,e quindi se si procede per tentativi per curare e salvare la vita , come si fa a determinare  che il fine -vita – possa acclararsi perché il pensiero unico decide che non l’intuizione , ma il conformismo allargato ormai in ogni ambito ,sia il precettore di decidere che colui che e’ un malato terminale non   debba arrivare da solo con la medicina palliativa al suo fine vita che è suo e non nostro, visto che la vita da far cessare non e’ di colui che deve curare, ma di colui che decide da solo quando andarsene..perche’ noi siamo stati anche programmati dal creatore ( che non sappiamo chi sia ma che al contrario sa chi siamo noi, esseri imperfetti e supponenti ) per decidere DA SOLI quando staccare la spina senza avere bisogno che terzi intervengano in un atto intimo tra colui che se ne sta andando per volontà sua e non di altri  e il mistero dell’esistenza,visto che come ho già scritto in altre occasione esiste la “medicina palliativa “ che è intuizione di accompagnare ad altra vita , la persona sofferente.

L’intuizione è l’umiltà della medicina che e’ pensiero, solo l’intuizione che e’ pre categoriale a qualsiasi recinto ideologico  indotto , puo’ essere lo spartiacque per tracciare il percorso di cura che e’ un servizio.

Il futuro non è un utero in affitto quale contenitore per la lievitazione di una vita non  chiesta, il futuro è una famiglia ,societa’ naturale dove i figli sanno da dove vengono e crescono con il cemento di sapere da dove vengono.

Non vorrei mai essere nata da un utero in affitto, ho avuto una madre e un padre, sapevo chi erano i miei nonni, i miei bisnonni, ho ricordi bellissimi della mia infanzia, che non potrei mai barattare con uno smartphone , il quale mai potra’ sostituirsi con una app alla mia felicita’ di esistere che mi e’ stata trasmessa dalla mia famiglia ,una famiglia normale, io sono nata quando i figli erano figli e basta e non avevano etichette che li facevano diventare “fecondati in vitro”, “nati in utero in affitto”, oppure nati come “figli biologici” e ancora “riconosciuti , disconosciuti “ecc..

Ma avete quale trauma incombe su un bambino che scopre di essere nato su “commissione” ?

Che cosa offre la vita “su commissione” ad un bambino la cui vita’ è stata un capriccio e non donazione di amore pardon , non di ovuli !

La medicina come scrive  Silvana De Mari nel suo articolo scelto da “ilmondoapassoduomo” è un ‘arte e come tale non ha la pretesa di essere pensiero unico cui genuflettersi come promessa di progresso senza  coscienza, la medicina e’ intuizione, processo immaginario dell’amore che trova nella pratica della cura l’essenza universale di professare la vita nata dall’amore ,e non da un frullatore ,come il muratore che per costruire i muri ha bisogno dei mattoni, questi ultimi per i medici sono le intuizioni, la spinta emotiva che l’amore esprime attraverso la passione. 

Barbara Appiano

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